Per non dimenticare Sara

L'opera è ispirata al femminicidio di Sara Campanella, ed è un tributo ad essa.
“mi amo troppo per stare con chiunque”
Questa frase l’ha detta Sara. oggi Messina, purtroppo ne è tappezzata, un grande insegnamento, in una piccola frase.
Tutti dovremmo seguirlo, perché amarsi significa rispettare sé stessi per non dare modo agli altri di umiliarci, di prenderci di mira. ma, tristemente dobbiamo tutti prendere atto che finché esistono esseri come chi ha ucciso la nostra Sara, nessuno di noi è al sicuro e questo ci fa pensare, ci fa pensare molto, essere uccise perchè donne è già un disastro, ma essere giustiziate solo perchè si dice no, sulla pubblica via e non avere via di scampo è………………. (bisognerebbe coniare un termine che ancora non esiste).
Cara Sara, oggi sei libera, ma quale prezzo hai dovuto pagare? Hai perso il diritto di vivere, hai perso il diritto di essere, ma resti comunque una grande donna.
Chi eri oggi tutto il mondo lo sa, ma chi saresti diventata purtroppo non lo scopriremo mai e non bastano 100 ergastoli da scontare nelle peggiori prigioni per espiare la pena necessaria per renderti giustizia, per rendere giustizia a tutte le donne che come te hanno pagato per tutte noi. L’assassinio di Sara Campanella è l’equazione perfetta del femminicidio:

sconosciuto + vittima ignara = omicidio

Il messaggio dell’assassino è chiaro: “non mi vuoi? io ti uccido” ma sorge spontanea la domanda: come fermare un’azione che non si pensa neanche possa accadere?